Lo
studio universitario è studio di libri.
Questo sia per la latitanza degli studenti ( ma anche dei docenti) dalle
lezioni - latitanza spesso non fisica ma di contenuti -, sia per l'oggettiva
impossibilità di affidare a labili lezioni e altrettanto equivoci appunti
l'intera materia oggetto di studio. Tranne forse alcuni insegnamenti,
poi, il professore di turno non ritiene pleonastico il libro, anzi cerca
con le sue lezioni di nutrire la comprensione del testo stesso (quando
addirittura non lo ripeta, vuoi per mancanza di idee, vuoi per l'autorità
del testo, vuoi per il fatto che lo ha scritto proprio lui). Nostro obiettivo
deve quindi essere la metodologia per leggerli con profitto.
C'è
differenza tra un libro istituzionale ed un romanzo: non è possibile leggerli
allo stesso modo.
Una
lettura superficiale è inutile, una serie interminabile di letture complete
successive è troppo dispendiosa di tempo e fatica, una sola lettura è
insufficente comunque a penetrare i segreti di una materia: quale soluzione
adottare non potendo permeterci il lusso (tranne rari casi) di leggere
per piacere, ma con il preciso obiettivo di ricordare ed utilizzare praticamente?
Personalmente,
all'interno di un ampio discorso metologico, propongo una lettura cosciente
e ragionata, cioé fornita di un preciso metodo e di una precisa motivazione.
Di fronte al "mare magnum" di qualsiasi materia bisogna utilizzare
il metodo che con successo portò gli antichi Romani al dominio del mondo,
cioé "divide et impera", vale a dire che ciò che é troppo forte
o grande per essere dominato intero, và diviso e controllato nelle sue
parti. Si verrà sollevati dal terrore del libro intero, dominandolo parte
per parte. Questo dapprima permetterà la comprensione della materia e
successivamente di impararla a memoria ordinatamente e senza lacune, e
ordinatamente ripeterla quando necessario.
Ecco
il nostro schema:
- STUDIO
DELL'INDICE
Tutto il metodo proposto si basa su questa spesso negletta parte del
libro, che dovrebbe invece essere letta e studiata per prima. Durante
la lettura ci permette una esatta collocazione di ogni argomento, che
viene studiato con ordine e consapevolezza della sua importanza all'interno
della parte e dell'intero libro; ma, il che è ancora più importante,
ci permetterà, se conosciuto a fondo, di imparare agevolmente a memoria
il testo e di ripeterlo ordinatamente, senza omettere nulla e con possibili
diversi livelli di approfondimento. Per poter fare ciò è necessario
sapere pressochè a memoria tale indice: ciò comporta certo fatica, ma
i risultati sono incomparabilmente migliori di quelli ottenuti senza
metodo alcuno. Parleremo prossimamente della memoria, qui anticipo soltanto
che può essere pericoloso eccedere nei sunti e negli appunti confezionati
da noi durante lo studio. Riscrivere un libro intero non vi servirà,
perchè demanderete a tali appunti l'esatta conoscenza che invece deve
risiedere solo in un posto, cioè la vostra testa. Dante diceva "A
nulla val senza lo ritener l'aver appreso". Imparare a memoria è
un'arte che a sua volta si impara.
- PROGRAMMAZIONE
DEL LAVORO E FREQUENZA ALLA LEZIONE
Impostato il lavoro sull'indice, non resta che distribuirlo nel tempo
a disposizione per preparare l'esame, oppure coordinarlo con le lezioni
che si stanno seguendo (anticipando la spiegazione successiva, così
da prendere solo gli appunti necessari, poter partecipare attivamente
al dibattito e confrontarsi con le sole differenze riscontrate nell'esposizione
del professore). Per preparare un esame sarà necesario un ragionevole
periodo di tempo, tenendo conto del fatto che questo tipo di lavoro
permetterà di ottenere una conoscenza ben radicata già volta per volta,
senza lunghi ripassi finali, senza cioè ristudiare allo stesso modo
le stesse cose.
- LETTURA
CRITICA E PROBLEMATICA - USO DELLA SOTTOLINEATURA
E' la parte dove si applicherà maggiormente la vostra intelligenza critica.
Vi rimando per la sottolineatura alla scheda relativa. Dovrete leggere
attivamente, ponendovi domande e cercando risposte, non tralasciando
un punto finchè non sia completamente chiaro. Andare avanti senza capire
è inutile e dannoso.
- RIPASSO
PARZIALE E MEMORIA DELLA PARTE
Così come inutile e dannoso è andare avanti non ricordando ciò che si
è già fatto. La vera conoscenza si sviluppa come un muro, cioé mattone
dopo mattone. Finita la lettura critica della parte che scegliamo per
un dato giorno (un capitolo , una sezione, solo un paragrafo: l'importante
è non lasciare le cose a metà e non caricarsi oltre la propria soglia
di fatica, dopo la quale l'attenzione cala) e la sua sottolineatura
razionale, passiamo a ripeterla seguendo l'indice da noi imparato. Su
questa ossatura radicheremo nella memoria ogni nozione (sul come farlo
ci intratterremo in seguito a lungo sempre in una scheda di Cronache).
Non ci potremo sbagliare : ogni paragrafo è un mattoncino, lo possiamo
vedere difronte a noi. Sappiamo quel che c'è prima e quel che c'è dopo.
Ripeteremo ordinatamente, dandoci ragione di ogni affermazione e collegandola
con ciò che abbiamo già studiato. Una volta acquisita questa abitudine,
i nostri discorsi diventeranno logici e completi, inquadrati nell'intera
materia così come approfonditi in ogni particolare. Come scatole cinesi,
ogni ripasso parziale starà dentro l'altro: le singole sezioni nel loro
capitolo, i capitoli nelle parti. Ogni giorno ed ogni volta che lo riterremo
necessario torneremo indietro (mentalmente) al nostro indice (mentale)
per rivedere esattamente dove siamo e quanto sappiamo. Ci vuole molta
diligenza e forza di volontà (meno fatica, però), ma alla fine il risultato
ci premierà.Finisco il capitolo, lo ripeto; finisco la parte, ripeto
tutti i suoi capitoli, e via così.
- RIPASSO
GENERALE ED ESPOSIZIONE
Alla fine del lavoro dovremo soltanto riprendere il filo di ciò che
abbiamo già imparato e curarne l'esposizione nei modi che ci sono congeniali:
ripetendo da soli , ad un amico, rispondendo a domande prescise, prendendo
spunto dalle voci dell'indice analitico, ecc. Bisogna qui convincersi
di dominare la materia, in virtù del lavoro quotidiano svolto in precedenza.
Conosciamo ormai per nome ogni mattoncino, dobbiamo solo fare l'appello.
- AGGIORNAMENTO
Il metodo ci permetterà di inserire nel nostro "indice mentale" di quella
materia le nuove informazioni che verranno in nostro possesso, il che
ci permetterà di costruire un capitale di conoscenza che sia il nostro
bagaglio nella vita pratica e che ci faccia trovare preparati già alla
fine degli studi universitari alle prove (come i concorsi) dove non
é più in gioco un voto , ma ben altro.L'università, i libri, sono solo
un mezzo: non dimentichiamo mai qual'è il fine.
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